Ferite a morte. Dieci anni dopo
Serena DandiniLa situazione è tuttora a rischio e la ?andemia da Co?id?19 non ha fatto altro che aumentare il ?ericolo ?er le donne rinchiuse in casa ?er il lockdo?n. «Io resto a casa», lo slogan che ha scandito ?uelle giornate, non è stato uguale ?er tutti ma ha costretto molte ?ittime di ?iolenza domestica a con?i?ere con i loro aguzzini.
Era necessario aggiornare ?uesta nuo?a edizione di Ferite a morte con un monologo, Casa dolce casa, che racconta ?ro?rio ?uesta situazione ?aradossale e, tra le altre storie inedite che sono nate la?orando sul cam?o, abbiamo ?oluto anche aggiungere una ?oce maschile. È l’ultimo monologo del libro, ?uol essere una s?eranza di cambiamento e un in?ito simbolico a tutti gli uomini a farsi carico insieme a noi di ?uesto dramma che non è una cosa “da donne”, ma li riguarda in ?rima ?ersona e so?rattutto non è ineluttabile come un destino a??erso bensì è solo un’eredità culturale che ?uò e de?e essere cambiata.
Serena Dandini e Maura Misiti